“Corri che ti passa”, il libro di Federico Mancin

La storia di oggi è presa da “Corri che ti passa“, il libro di Federico Mancin, conosciuto sui social come Runner Extralarge.

Trama

Federico è un marito, papà, lavoratore come tanti, con un problema di sovrappeso.
Improvvisamente si sveglia nel cuore della notte con il battito accelerato, che si protrae anche nei giorni successivi. Tutto ciò inizia a mandarlo in ansia e poi in panico totale, al punto che inizia a interpellare vari specialisti medici per capire cos’ha, facendo anche un esame invasivo non proprio suggerito dai dottori.

Nonostante tutti gli esami fatti nessuno trova nulla, quindi Federico torna dallo psicologo e, con un grandissima forza di volontà, anche dallo psichiatra.

Nel mentre decide di intraprendere un percorso per perdere peso, controllando l’alimentazione e iniziando a camminare.
I risultati non tardano ad arrivare e un giorno magicamente, mentre cammina in spiaggia all’improvviso comincia a correre.
Da lì la scelta coraggiosa di iscriversi alla Deejay ten, che l’ha portato ad allenarsi insieme al suo amico e Coach Ste, alla prima gara, al primo pettorale, ai primi 10km e oltre, ma soprattutto la corsa l’ha portato lontano dai suoi demoni.

Recensione

Ho cercato di essere sintetico nella trama perché il libro merita davvero di essere letto.

Nella prima parte Federico riesce a far percepire il senso di angoscia che l’ha attanagliato in quel suo periodo della vita.
Di malattie mentali, soprattutto ansia e depressione, se ne parla ancora troppo poco, è un argomento quasi tabù, e in questo senso dovremmo tutti ringraziare Federico per aver messo su carta, senza vergogna, cosa ha provato e le scelte che con difficoltà ha accettato per uscire da questo stato.

Nello stesso modo nella seconda parte è riuscito a trasmettere la gioia e la fierezza con cui ne è uscito attraverso la corsa, quanto sia stato importante avere un obiettivo, una famiglia e un amico che l’hanno supportato in questa fase di rinascita.
Ha lottato e ha vinto, ha ritrovato la serenità e l’equilibrio che gli han permesso di vivere meglio la sua vita.
Ha anche trovato una causa nell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) quando durante la sua fase ipocondriaca pensava di avere questa malattia, per dimostrare che da una crisi può nascere qualcosa di bello.

Riassumendo, è un libro che consiglio a chiunque, anche a chi non corre e a chi questi problemi non li conosce, ma soprattutto lo consiglio a chi pensa di non farcela, Federico è la dimostrazione che si può uscirne, corri che ti passa!